Lattuga

Caratteristiche qualitative
In cucina
Link utili

DESCRIZIONE

La lattuga il cui nome botanico è Lactuca sativa L. appartiene alla famiglia delle Asteracee.
Il centro di origine primario sembra essere il Medioriente.
La grande variabilità che attualmente si riscontra tra le forme è dovuta, secondo alcuni, a mutazioni naturali mentre, per altri, si attribuisce la causa ad ibridazioni spontanee o guidate con la L. serriola che, anche attualmente, si ritrova spontanea in tutto il bacino del Mediterraneo, sebbene si affermi che sempre quest’ultima specie cresce, invece spontanea in Siberia.
Della Lactuca sativa si conoscono diverse varietà botaniche che, pur appartenendo tutte alla categoria delle insalate, sono caratterizzate da requisiti particolari sia nei confronti della morfologia della pianta che dalla colorazione e tipologia delle foglie che dalle modalità di utilizzazione. La classificazione sistematica prevede le varietà botaniche di seguito riportate:
• Lactuca sativa varietà capitata (L.) Janchen = Lattuga a cappuccio a foglia liscia e a foglia riccia;
• Lactuca sativa varietà crispa L. = Lattuga da taglio, Lattughino da cogliere, Foglie di quercia, Lollo;
• Lactuca sativa varietà longifolia (Lam.) Janchen = Lattuga romana, Mini romana, Romanella, Little gem;
• Lactuca sativa varietà angustana Irish x Bremen = Lattuga da stelo o Lattuga asparago.
Per quanto riguarda le caratteristiche botaniche la lattuga è una pianta erbacea, annuale, con apparato radicale superficiale. Presenta una radice fittonante piuttosto corta, che si approfondisce generalmente per 0.30-0.40 m e può superare 0.80 m soltanto in terreni leggeri e profondi con numerose radici laterali. Nei grumoli commerciabili il caule, carnoso, è molto corto da 20 a 60 mm e su di esso sono inserite le foglie di numero, forma, dimensione e colore anche molo variabili a seconda delle varietà botaniche e delle cultivar.

Nelle fasi iniziali di crescita le foglie sono disposte generalmente a rosetta e successivamente possono diventare embricate tanto da avvolgere completamente la foglia precedente a formare un grumolo con foglie serrate detto anche “cappuccio”, oppure con foglie aperte ed espanse.
Nelle lattughe da taglio, che non formano grumolo, la pianta rimane nello stadio di rosetta con le prime foglie, mentre le nuove, di più recente formazione, cambiano la loro posizione che si porta, con sempre maggiore intensità, verso l’eretto. La nervatura centrale, nelle prime fasi di crescita, è generalmente appariscente e può costituire fino ad oltre il 50% della lamina, nella fase successiva mostra un accrescimento più equilibrato con la lamina e, quando il grumolo è maturo, quest’ultima è decisamente la parte predominante.
Il colore della foglia è molto variabile e si evidenzia con diversificazioni consistenti dell’intensità di verde, a tonalità di rosa e rosso più o meno accentuate, fino al violetto molto scuro.
Alla fine dell’inverno, quando la pianta passa da fase vegetativa a quella riproduttiva, il fusto inizia l’allungamento, si innalza sulle foglie e si dirama in ramificazioni di diversa numerosità (anche oltre 15) che, in relazione alle varietà botaniche e alle cultivar raggiungono altezze variabili da 0,70 a 1,50 m.
La fioritura può protrarsi fino a due mesi e ogni singola pannocchia matura i propri frutti (acheni) dopo 15-30 giorni dall’antesi. La fecondazione è autogama, facilitata anche dalla particolare struttura del fiore; non mancano però incroci naturali dovuti a trasporto di polline soprattutto da parte di insetti che, a volte, possono superare il 6%.

Lattuga di Lusia

La zona di produzione dell’insalata di Lusia comprende parte del territorio limitrofo al corso dell’Adige tra le province di Rovigo e Padova, mentre il prodotto si caratterizza per cespi di varia forma e colore a seconda della varietà. Nella zona sono numerose le varietà coltivate, che si differenziano per la forma e la colorazione dei cespi. Le più importanti sono: la “Lattuga cappuccio”, con cespi di forma tondeggiante, con foglie grandi, carnose e lisce, che si sovrappongono le une sulle altre, chiudendosi attorno al nucleo centrale; la “Lattuga gentile” , bianca o rossa, simile nella forma al cappuccio, ma con un cuore più aperto; la “Lattuga Brasiliana”, di forma globosa con foglie grandi, dai margini increspati di colore verde, avvolte le une sulle altre, come a formare una palla voluminosa, compatta e pesante, che si distingue particolarmente dalle altre per le foglie molto croccanti; la “Lattuga Romana”, di aspetto ovale, con foglie allungate e con< margine liscio, di colore verde intenso; la “Lattuga Batavia”, a forma ovale, con grandi foglie di colore rosso brillante, con margine ondulato e unite in modo stretto attorno alla parte centrale, lasciandola però semiaperta. Necessita di terreni a medio impasto, ricchi di sostanza organica e con buona capacità di ritenzione idrica. L’impianto viene effettuato tramite semina diretta o a trapianto, con piantine provenienti da vivai specializzati o allevate in azienda. Importanti sono le cure colturali, che consistono in concimazioni ed irrigazioni adeguate al fabbisogno dei terreni e in un attento controllo delle erbe infestanti che possono compromettere il raccolto. L’epoca di semina, così come quella di raccolta, differisce a seconda delle varietà.
Durante tutto l’anno il prodotto è reperibile, nelle sue diverse varietà, presso i mercati e i rivenditori di tutta la zona meridionale del Veneto.