Aglio Polesano D.O.P.

DESCRIZIONE
Conosciuto fin dalla più remota antichità, l’aglio è una pianta bulbosa formata da tanti bulbilli, detti anche spicchi, da 6 a 10 per ogni bulbo. Ogni spicchio è avvolto da membrane proprie, e tutti sono racchiusi in una membrana di somiglianza cartacea. Le foglie, lunghe e strette, alla base si appoggiano tra loro formando un fusto cilindrico.
L’aglio, al termine del suo ciclo produttivo, produce uno scapo fiorale posto su un fusto molto alto; però, riesce difficilmente a maturare i semi nelle nostre regioni, per cui la riproduzione della pianta avviene mettendo nel terreno gli spicchi. Questa moltiplicazione, detta vegetativa, consente di mantenere inalterate le caratteristiche della pianta da una generazione all’altra. Da ciò consegue anche che vi siano poche varietà di aglio: in Italia, praticamente, si coltivano solo aglio bianco, aglio rosa e aglio rosso.
L’aglio si adatta a diverse condizioni climatiche; sopporta il freddo ma teme le gelate. Preferisce il clima temperato, che sia asciutto nel periodo della raccolta e con un fotoperiodo lungo (almeno 15 ore di luce al giorno). La temperatura migliore per la crescita è compresa tra i 15 e i 20 °C. Al di sotto dei 5 °C non cresce, e con una temperatura diversa da 20-25 °C non germina. Il terreno preferito è sciolto, profondo e permeabile, ben drenato in modo che non si creino ristagni d’acqua. Il pH ottimale è di 6-7.
Il terreno va preparato con una lavorazione profonda per renderlo soffice: non si fanno concimazioni a base di letame, per evitare marciume dei bulbi e cattivi odori degli stessi. La piantagione va fatta in un terreno che era stato concimato in una precedente coltura, in modo che gli effetti del letame siano ancora attivi ma molto più attenuati rispetto a quelli di una concimazione recente.

L’aglio è una pianta poco esigente dal punto di vista della concimazione, ma trae vantaggio dalla distribuzione di fosforo e potassio nella lavorazione del terreno (è bene interrare del concime binario in ragione di 200 grammi per metro quadrato) mentre si può distribuire in superficie del nitrato dopo la piantagione, o quando il bulbo comincia a ingrossare, in ragione di 30 grammi per mq. E’ bene non aumentare questa dose perché altrimenti si otterranno delle piante ricche di foglie ma con bulbi piccoli.

L’Aglio bianco Polesano è caratterizzato da bulbi di colore bianco brillante uniforme, di forma regolare e compatta, leggermente appiattiti nel punto di inserimento dell’apparato radicale. Le foglie, lanceolate e strette hanno una colorazione verde-azzurra.
La DOP è ottenuta a partire da ecotipi locali nonchè dalla varietà Avorio che è stata selezionata partendo dagli stessi ecotipi.
La zona di produzione comprende 29 dei 50 comuni della provincia di Rovigo.
