FLOSOFloricoltura a basso impatto mediante impego di vasi biodegradabili

ATTIVITA’
PARTNERS
PRODOTTI DELLA RICERCA

Nella produzione di piante fiorite da appartamento l’utilizzo di torba (substrato) e di materiale plastico (vasi) rappresenta una pratica molto diffusa ma particolarmente onerosa dal punto di vista ambientale. Il presente progetto prevede la messa a punto di nuove innovative tecniche colturali basate sull’utilizzo di vasi biodegradabili di lolla di riso e miscugli di substrato contenenti lo stesso materiale per la produzione a ridotto impatto ambientale di ciclamino, geranio e poinsettia. Oltre al proponente, l’Università di Padova – Dipartimento di Agronomia Ambientale, partecipano due aziende florovivaistiche; le prove sperimentali si svolgono presso l’azienda sperimentale della Facoltà di Agraria e nelle due aziende agricole. La principale Associazione regionale di produttori di filiera – Florveneto – curerà la divulgazione e disseminazione dei risultati. L’acquisizione di dati sperimentali tratti dalla realtà operativa aziendale sarà la base per mettere a punto modelli innovativi di coltivazione in ambiente protetto, con positive ricadute in termini di impronta di carbonio del ciclo produttivo

RIASSUNTO

Nel settore floro-vivaistico l’utilizzo dei vasi in materiale plastico (derivanti dal petrolio) ha costituito la soluzione più semplice, versatile e conveniente per una serie estremamente variegata di esigenze. D’altro canto le piante allevate e poi vendute in vaso di plastica vengono molto spesso rinvasate in vasi di cotto o trapiantate in aiuole e/o terreni. Queste operazioni hanno come risultato la produzione di quantità molto elevate di materiale plastico che, nel caso di operatori specializzati vengono smaltite in modo adeguato mentre nel caso di hobbisti vengono trattate come scarti domestici. Al fine di ridurre l’impatto ambientale legato al settore del vivaismo ornamentale e garantire ai vivaisti/produttori veneti maggiore concorrenzialità sui mercati risulta necessario mettere in atto strategie (utilizzo di nuovi materiali, adozione di nuove tecniche colturali ecc.) che garantiscano elevati livelli qualitativi delle produzioni nel rispetto dell’ambiente. Il presente progetto prevede lo studio delle più idonee tecniche colturali necessarie all’introduzione nella pratica vivaistica di una nuova tipologia di vasi biodegradabili. Al contempo verranno anche studiate alternative possibili all’impiego della torba come substrato di coltura. La sperimentazione verrà condotta su di tre specie diverse (ciclamino, geranio e poinsettia) al fine di garantire, al termine del progetto, l’ottenimento di una gamma completa di prodotti ecocompatibili in grado di essere commercializzati tutto l’anno. Le prove saranno effettuate presso l’azienda agricola sperimentale della Facoltà di Agraria – Legnaro e presso due aziende florovivaistiche: la prima, estesa su 6 ha 5000 mq. di serre fisse e 3 dipendenti. La seconda ha circa 5000 mq. a tunnel e 600 mq. ad ombraio, con 1 dipendente. Le coltivazioni principali sono: ortaggi, gerani, surfinie annuali varie ciclamini, crisantemi stelle di natale Su tale gamma di prodotto verrà inoltre condotta anche l’analisi LCA (Life Cycle Assesment) al fine di poter calcolare il costo ambientale (in termini di rilasci di gas serra) del processo produttivo tradizionale ed innovativo. Il progetto nel suo complesso, le sue diverse fasi ed i risultati ottenuti verranno resi disponibili tramite la costruzione di un sito web e la organizzazione di un workshop finale.

OBIETTIVI PROGETTO

Gli obiettivi generali del presente progetto sono essenzialmente quelli di mettere a disposizione dei partner prima e degli altri attori del comparto floro-vivaistico veneto poi una serie di processi produttivi a basso impatto ambientale. Al termine dei 30 mesi di attività saranno disponibili almeno 3 linee di prodotti ornamentali ottenuti a ridotto impatto ambientale il cui processo produttivo sarà stato analizzato dal punto dei rilasci di gas serra (carbon footprint). I principali benefici ottenibili possono essere di tipo generale e di tipo specifico. I benefici generali sono essenzialmente riconducibili alla riduzione dell’impatto ambientale del comparto florovivaistico, alla sensibilizzazione del consumatore rispetto alla tematica ambientale e all’aumentata conoscenza scientifica ottenibile in seguito all’introduzione di questi prodotti innovativi. I benefici specifici sono legati ai vantaggi economici e all’aumentata competitività ottenuta dai produttori veneti grazie ai prodotti innovativi ottenibili per mezzo del progetto. Trattandosi di materiale biodegradabile, è possibile programmare la durata del vaso (intesa in termini di tempo prima dell’inizio della bio-decomposizione) in funzione del ciclo colturale e di vita della pianta, con ulteriore semplificazione della gestione del materiale di risulta. Tenuto conto che per ogni Kg. di plastica trasformata in vasi per la florovivaistica è necessario utilizzare 1,4 Kg. di petrolio, con la collaterale emissione di 0,5 Kg. di gas ad effetto serra in equivalente CO2, è evidente quanto sia significativo il vantaggio in termini di maggiore sostenibilità ambientale.